La scena hip-hop statunitense è stata nuovamente scossa da accuse pesantissime. Jay-Z è stato coinvolto in una causa legale in cui viene accusato di aver drogato e violentato una ragazza di 13 anni nel 2000, dopo un after-party degli MTV Video Music Awards. L’accusa arriva nell’ambito di una causa più ampia contro il rapper Diddy (Sean Combs), già travolto da numerosi scandali e denunce per aggressioni sessuali e traffico di esseri umani.
Cosa dicono i documenti?
La querelante, che si identifica come Jane Doe per mantenere l’anonimato, ha presentato la denuncia inizialmente a ottobre, accusando Diddy e un’altra celebrità rimasta anonima di aver abusato di lei, mentre un’altra donna assisteva. Tuttavia, domenica scorsa la causa è stata aggiornata: Jay-Z è stato ufficialmente identificato come la seconda figura coinvolta.
Secondo i documenti ottenuti da TMZ, la denuncia racconta di abusi avvenuti più di 20 anni fa. Ma Jay-Z non ci sta e risponde alle accuse definendole un “tentativo di ricatto”.
La reazione di Jay-Z: “Una crudeltà che colpisce la mia famiglia”
Il rapper e imprenditore, noto per successi come Empire State of Mind e marito di Beyoncé, ha diffuso una dichiarazione durissima. Jay-Z ha detto di voler “smascherare l’accusatrice per la frode che è”, spiegando che queste accuse hanno un effetto devastante non solo su di lui, ma anche sulla sua famiglia.
“Il mio unico dolore è per la mia famiglia. Mia moglie e io dovremo sederci con i nostri figli, uno dei quali è abbastanza grande da sentire certe notizie dagli amici, e spiegare la crudeltà e l’avidità delle persone. Piango per l’ennesima perdita di innocenza. I bambini non dovrebbero mai affrontare tutto questo.”
L’avvocato di Jane Doe risponde: “Non ha mai chiesto soldi”
Tony Buzbee, l’avvocato che rappresenta l’accusatrice, ha rispedito al mittente le accuse di Jay-Z, dichiarando che l’intera situazione non ha nulla a che fare con il denaro:
“La mia cliente non ha mai chiesto nemmeno un centesimo. Ha solo chiesto una mediazione riservata. Da quando abbiamo inviato questa lettera a Jay-Z, lui ha tentato di fare pressioni e intimidire sia me che la querelante. Ma il suo comportamento ha ottenuto l’effetto opposto: lei è più determinata che mai. Sono molto orgoglioso della sua forza d’animo.”
Il team di Diddy: “Pubblicità e menzogne”
Nel frattempo, gli avvocati di Diddy, già al centro di un vero e proprio uragano mediatico per le molteplici accuse di aggressione sessuale e traffico, non si sono fatti attendere. Anche loro hanno puntato il dito contro l’avvocato Buzbee e i suoi clienti, accusandoli di orchestrare una serie di cause “false e costruite ad arte per pubblicità e soldi”.
“Queste denunce sono solo una serie di trovate pubblicitarie. La verità prevarrà in tribunale: Diddy non ha mai abusato sessualmente o trafficato nessuno, né uomo né donna, adulto o minore.”
Il quadro complessivo
Il caso è solo l’ultimo capitolo in una serie di scandali che stanno scuotendo l’industria musicale e, in particolare, figure di spicco come Diddy. A settembre, il rapper è stato arrestato e incriminato con accuse di racket e traffico sessuale, facendo scoppiare una tempesta di denunce che continuano a moltiplicarsi.
Da una parte, Jane Doe sembra pronta a portare avanti la battaglia contro colossi della musica; dall’altra, Jay-Z e Diddy denunciano un complotto mediatico e legale per screditarli e ottenere denaro.
Cosa succederà ora?
La questione è tutt’altro che chiusa. Sarà il tribunale a dover stabilire la verità, mentre il pubblico osserva con attenzione e incredulità. Una cosa è certa: le accuse, le risposte e le dichiarazioni pubbliche hanno già creato un’eco assordante che coinvolge star internazionali, famiglie e una scena musicale che si trova costretta ad affrontare i propri demoni.