“Diddy” Combs negato il rilascio su cauzione per la terza volta

“Diddy” Combs negato il rilascio su cauzione per la terza volta

New York City, USASean “Diddy” Combs, celebre rapper e produttore discografico, si è visto nuovamente negare il rilascio su cauzione da un giudice di New York City, segnando la terza volta in cui la sua richiesta viene respinta. La decisione è stata presa dal giudice distrettuale Arun Subramanian, che ha sottolineato come la sua eventuale scarcerazione rappresenterebbe un rischio significativo per la sicurezza della comunità e potrebbe compromettere il corso della giustizia. Il processo contro Combs, accusato di crimini gravi tra cui traffico sessuale e associazione a delinquere, è fissato per maggio 2025.

Accuse Gravi e Detenzione in Corso

Sean Combs, una delle figure più influenti nella storia della musica hip-hop, è attualmente detenuto presso il Metropolitan Detention Center di Brooklyn. Tra le accuse principali che gli sono state mosse figurano la cospirazione per racket, traffico sessuale e il trasporto di persone per scopi di prostituzione. Oltre alle accuse penali, Combs deve affrontare più di due dozzine di cause civili, molte delle quali depositate negli ultimi mesi, che lo accusano di abusi sessuali. Queste includono testimonianze di individui che affermano di essere stati vittime di coercizione, violenze fisiche e ricatti, in alcuni casi quando erano ancora minorenni.

Combs ha respinto tutte le accuse, dichiarandosi non colpevole e negando con fermezza ogni coinvolgimento nei presunti crimini. Tuttavia, le preoccupazioni espresse dai giudici si basano su prove che suggeriscono la possibilità di manipolazione dei testimoni e violazioni delle norme carcerarie.

Decisioni Giudiziarie e Preoccupazioni per i Testimoni

La decisione più recente del giudice Arun Subramanian segue il rifiuto di due richieste di rilascio su cauzione avanzate in precedenza dalla difesa. Nella sua sentenza, il giudice ha spiegato che la corte non può garantire che Combs, se rilasciato, non metta in pericolo la sicurezza della comunità o non tenti di influenzare testimoni e giurati. “Il governo ha dimostrato con prove chiare e convincenti che nessuna condizione di cauzione può ragionevolmente garantire la sicurezza della comunità”, ha scritto Subramanian nel provvedimento.

Le accuse di manipolazione dei testimoni sono emerse in modo particolare negli ultimi mesi. Secondo i procuratori, Combs avrebbe abusato delle comunicazioni carcerarie per contattare direttamente o indirettamente testimoni coinvolti nel caso. In un esempio citato durante l’udienza, si afferma che il rapper avrebbe utilizzato un’app chiamata ContactMeASAP, progettata per consentire ai detenuti di comunicare con i propri cari, per inviare messaggi a persone non autorizzate dalla struttura detentiva.

Uso dei Social Media e Pressioni Indirette

Secondo i documenti legali presentati dai procuratori, Combs avrebbe inoltre orchestrato campagne sui social media tramite intermediari, nel tentativo di influenzare l’opinione pubblica e creare narrazioni favorevoli alla sua difesa. Tra le accuse, c’è anche l’episodio in cui avrebbe indotto i suoi figli a pubblicare un video sui social media, apparentemente innocuo, che mostrava la celebrazione di un compleanno. Secondo l’accusa, tale iniziativa sarebbe stata concepita come una strategia per generare simpatia e influenzare potenziali giurati.

Lisa Bloom, avvocata di una delle vittime, ha dichiarato in un’intervista che Combs avrebbe esercitato pressioni su testimoni, in un caso specifico contattando una persona che successivamente ha cambiato versione delle sue dichiarazioni. “Le prove indicano che questa persona ha avuto oltre 100 contatti telefonici con Combs dal carcere. Non sappiamo se ci sia stata una ricompensa economica, ma sicuramente ci sono elementi che fanno pensare a un’intimidazione dei testimoni,” ha affermato Bloom.

Perquisizioni e Materiale Legale Contestato

Un ulteriore punto di scontro tra accusa e difesa riguarda una recente perquisizione della cella di Combs, durante la quale sono stati sequestrati documenti che includevano appunti destinati ai suoi avvocati e riflessioni sulla strategia legale. Il giudice Subramanian ha ordinato la distruzione di tali documenti, riconoscendoli come protetti dal privilegio avvocato-cliente, ma i procuratori hanno contestato questa interpretazione, sostenendo che le azioni di Combs possano costituire ostruzione della giustizia.

La difesa, dal canto suo, ha definito la perquisizione una violazione dei diritti costituzionali del rapper e ha richiesto che tutte le copie dei documenti venissero eliminate. I legali di Combs hanno anche sottolineato che il loro cliente, sebbene sottoposto a rigide restrizioni, ha diritto a una preparazione adeguata al processo.

Indagine in Corso e Possibili Ulteriori Sviluppi

L’inchiesta contro Combs continua a espandersi. Secondo i procuratori, l’indagine potrebbe portare all’aggiunta di nuove accuse e all’incriminazione di altre persone coinvolte. Le autorità sostengono che Combs abbia operato attraverso una rete organizzata, descritta come una “impresa criminale” che includeva il coinvolgimento di complici in attività di sfruttamento sessuale, lavoro forzato e persino rapimenti.

Bloom, che rappresenta diverse presunte vittime, ha dichiarato che è fondamentale perseguire non solo i responsabili diretti, ma anche chiunque abbia facilitato tali crimini. “Non ha agito da solo,” ha detto l’avvocata, aggiungendo che ci sono prove di un sistema strutturato per perpetrare questi reati e garantire il silenzio delle vittime tramite minacce e ricatti.

Tra le accuse più scioccanti ci sono quelle relative a presunti abusi su minori e la registrazione di video compromettenti utilizzati per intimidire le vittime. Alcuni querelanti hanno riferito di essere stati sottoposti a violenze fisiche e psicologiche, con l’obiettivo di ridurli al silenzio o costringerli a collaborare con il presunto sistema di sfruttamento creato da Combs.